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Anticipo TFS Dipendenti Pubblici, come funziona?

lentepubblica.it • 19 Marzo 2019

anticipo-tfs-dipendenti-pubblici-come-funzionaAnticipo TFS Dipendenti Pubblici, come funziona? Ecco una breve guida alle cose più importanti da sapere sulla misura prevista dal D.L. 4/2019.


Indipendentemente dalla forma, il TFS interessa tutti i dipendenti pubblici assunti a tempo indeterminato entro il 31 dicembre 2000 che non abbiano optato per il Fondo Pensione Complementare di categoria Espero per Scuola e AFAM e Perseo Sirio per tutti gli altri. Trova invece automatica applicazione il TFR per tutto il personale assunto, a tempo determinato o indeterminato, successivamente al 31 dicembre 2000.

L’anticipo del TFS dei Dipendenti Pubblici come funziona?

Sale così da 30 mila a 45 mila euro il limite per l’anticipo del tfs (il tfr degli statali) dei dipendenti pubblici. Facendo leva sul meccanismo del prestito bancario collegato a un’apposita convenzione con l’Abi.

Via libera anche alla possibilità (attualmente non prevista) di garantire l’anticipo della liquidazione anche a coloro che sono usciti dal lavoro prima del 29 gennaio 2019. Data di entrata in vigore del decretone.

Il DL 4/2019 innalza così a 45 mila euro con la legge di conversione del DL 4/2019 attualmente all’esame del Parlamento l’anticipo del TFS erogato dal settore bancario e con una detassazione del TFS commisurata all’entità della dilatazione temporale nel pagamento della buonuscita (sino al 7,5% del valore).

Il prestito sul TFS/TFR andrà a beneficio di quei lavoratori che accedono alla pensione sulla base dei requisiti individuati dall’articolo 24 del DL 201/2011 (cioè 67 anni di età o 42 anni e 10 mesi di contributi; 41 anni e 10 mesi le donne) o con la quota 100 (62 anni e 38 di contributi)

O anche, a seguito di un correttivo introdotto durante l’esame in Parlamento del Dl 4/2019, a coloro che siano andati in pensione con i predetti requisiti prima del 29 gennaio 2019, data di entrata in vigore del DL 4/2019.

Resterebbero esclusi dall’anticipo, tuttavia, un’ampia schiera di lavoratori a partire dal comparto difesa e sicurezza, le lavoratrici che accedono alla pensione con l’opzione donna, i soggetti che hanno fatto salvi i requisiti ante-fornero in virtu’ delle salvaguardie pensionistiche, chi ha usufruito della totalizzazione nazionale (Dlgs 42/2006). Si tratta di una limitazione di cui occorre tener conto.

Il meccanismo di rateazione

Resta fermo il meccanismo di rateazione del pagamento di TFS e TFR previsto dal 1° gennaio 2014 a seguito della legge 147/2013. Nello specifico anche chi accede alla quota 100 vedrà corrispondersi il TFS/TFR: a) in un unico importo annuale, qualora l’ammontare complessivo, al lordo delle trattenute fiscali, sia complessivamente pari o inferiore a 50.000 euro; b) in due importi annuali, qualora l’ammontare sia complessivamente superiore a 50.000 euro ma inferiore a 100.000 euro. In tal caso, il primo importo erogato sarà pari a 50.000 euro, il secondo pagato dopo 12 mesi dalla prima tranche, sarà pari all’ammontare residuo; c) in tre importi annuali, qualora l’ammontare sia pari o superiore a 100.000 euro. In tal caso, il primo importo erogato rata sarà pari a 50.000 euro. Il secondo a 50.000 euro ed il terzo, dopo 12 mesi dal secondo pagamento, sarà pari all’ammontare residuo.

Il giudizio positivo di Giulia Bongiorno

“Con quota 100 abbiamo sanato una gravissima discriminazione che c’era tra dipendenti privati e dipendenti pubblici. Prima i lavoratori della P.A., una volta andati in pensione, dovevano aspettare due o tre anni per avere la loro liquidazione; adesso nell’immediatezza avranno la possibilità di avere subito un gruzzoletto del loro Tfr/Tfs che probabilmente arriverà a 45mila euro“.

Così si è espressa il ministro per la Pubblica amministrazione, Giulia Bongiorno.

Il prospetto di liquidazione

L’INPS, infine, ha comunicato che sarà disponibile online dal 1 aprile 2019 il prospetto di liquidazione del trattamento di fine rapporto (TFR) e del trattamento di fine servizio (TFS) dei dipendenti pubblici.

 

 

Fonte: Pensioni Oggi (www.pensionioggi.it)
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Cristina Manfredi
Cristina Manfredi
22 Marzo 2019 12:09

Per chi ha l’APE volontario, come me, che non ho ancora capito chi eroga l’assegno mensile, immagino si debba aspettare la vecchiaia

endrius
endrius
Reply to  Cristina Manfredi
25 Marzo 2019 16:31

mi sa di sì.

goffreddo
Reply to  Cristina Manfredi
29 Settembre 2021 15:56

l’ape è esclusa dall’anticipo agevolato.

Matilde Titone
Matilde Titone
2 Maggio 2019 16:57

non ho capito molto… ma cercherò di informarmi meglio

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8 Giugno 2020 12:03

[…] ufficiale di giugno che sblocca la possibilità per i dipendenti statali di avere subito il Tfs fino a 45 mila euro la domanda per averlo si potrà fare entro qualche settimana, presumibilmente per la fine del […]

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15 Luglio 2020 9:08

[…] TFS Dipendenti Pubblici: come funziona? La misura si abbina al prestito sul TFS/TFR nell’ambito di un pacchetto di interventi a ristoro dell’allungamento dei termini per […]

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8 Settembre 2020 9:42

[…] quadro tra governo e Abi lega il tasso di interesse annuo (Tan) da corrispondere sull’anticipo del Tfs/Tfr al Rendimento medio dei titoli pubblici (cosiddetto Rendistato) con durata analoga al […]

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23 Marzo 2021 16:55

[…] che secondo le regole attuali è salito da 30 mila a 45 mila euro il limite per l’anticipo del tfs (il tfr degli statali) dei dipendenti pubblici. Facendo leva sul meccanismo del prestito bancario […]